Fat Bike RMS – USATA
Telaio e forcella rigidia in ACCIAIO 4 decimi
Colore VERDE MILITARE OPACO
Cambio 9V Shimano SUNRACE alluminio
Cassetta 9V Sunrace Silver
Catena 9V KMC SL Superlight
Comando 9V Microshift
Freni a disco Kektro Orion Carbon
Guarnitura Prowheel alluminio 32D
Ruote su cuscinetti alluminio
Coperture Juggernaut KENDA 26×4
DISPONIBILE CON AMPIA PERSONALIZZAZIONE
FAT BIKE: STRAORDINARIA, SORPRENDENTE, PERFETTA
Straordinaria, per non passare inosservati!
Sorprendente, con i suoi pneumatici da 4 pollici
Perfetta, per ogni tipo di terreno!
La Fat Bike nasce negli USA principalmente per due scopi. Pedalare nella neve e nella sabbia. Grazie appunto alle sue enormi ruote affrontare questi tipi di terreno non diventa un problema ma un divertimento vero e proprio in quanto la superficie degli pneumatici permette a queste particolari bike di non sprofondare. Maneggevolezza, il telaio in alluminio, un buon cambio ed un buon gruppo frenante fanno della nostra Fat Bike un connubio perfetto che porta ad avere un prodotto davvero eccezionale.
La fat bike è una biciletta con gomme più larghe di 3,7″ e cerchi più larghi di 44mm. In genere la larghezza tipica delle gomme è di 4″, ma la direzione verso cui si muovono molti produttori è di aumentare ulteriormente il volume con gomme anche da 4,5″ e 4,8″.
Le 29+ (bici con ruote da 29″ e gomme da 3.0″ di larghezza) non rientrano nella categoria delle fat bikes.
Questa tipologia di bici è pensata per poter pedalare in condizioni di terreno cedevole. Nonostante oggi alcuni bikers vedano le fat come mezzi alternativi alle mountain bike a 360° (spesso anche esagerando ed incappando in estremismi e talebanismi), le fat in origine nascono proprio come bici da pedalare sulla sabbia e soprattutto sulla neve.
Ruote grasse per terreni cedevoli
Chiunque abbia avuto esperienze di pedalata su sabbia o neve sa benissimo che riuscire a pedalare in queste condizioni è praticamente impossibile. Nella neve fresca la bici affonda e si blocca dopo pochi metri non appena si scende sotto la velocità di galleggiamento e sulla sabbia lo stesso, con la ruota che slitta e perde trazione insabbiandosi.
Chi ha esperienza di guida off road in fuoristrada sa benissimo che uno dei segreti per guidare bene su terreni cedevoli, sabbia in primis, è di abbassare la pressione delle gomme. Il motivo per cui si abbassa la pressione è semplice: si vuole incrementare la superficie di appoggio a terra. Una gomma più sgonfia “spancia” maggiormente e distribuisce il peso del veicolo su di una superficie più ampia.
Il motivo per cui muoversi sui terreni cedevoli è difficile è che le ruote affondano. Un terreno si definisce cedevole proprio perchè “cede” sotto il peso del veicolo, causando l’affondamento della ruota. Affinchè il veicolo possa muoversi la ruota dovrà quindi farsi spazio tra i granelli di sabbia o i cristalli di neve, spostandoli e disperdendo energia e perdendo trazione.
Aumentando a sufficienza l’impronta a terra si ha una maggior superficie di contatto pneumatico-terreno. Poichè il peso del veicolo è costante, con una maggior impronta a terra si ha una minor pressione sull’interfaccia pneumatico-terreno e più facilità che questo galleggi.
La pressione (p) è data dal rapporto della forza peso agente (F) diviso la superficie (S). Da questa equazione risulta quindi evidente che incrementando la superficie (al denominatore) la pressione si riduca.
Come abbiamo detto sui terreni cedevoli è importante che il veicolo galleggi. Affinchè ci sia galleggiamento la pressione deve essere inferiore ad un certo valore limite, valore che dipende dalle caratteristiche del terreno. Quando si è sotto questo valore il veicolo galleggia, oltre questo valore la ruota affonda. Aumentando quindi la superficie di contatto degli pneumatici si riduce la pressione agente e si cerca di rimanere sotto il valore limite di portanza.
…e sulle bici?
Per quanto possano essere voluminosi gli pneumatici da mtb, si tratta comunque di gomme piuttosto strette. Per andare bene sulla sabbia o sulla neve (per galleggiare quindi) servono superfici di contatto gomma-terreno molto più ampie di quello che offre il mercato delle gomme tradizionali. Ecco il motivo delle Fat.
Per chi sono indicate le fat bike?
Basta salire su una fat bike per sentirsi tecnicamente più bravi di quello che si è effettivamente.: La grande dimensione delle ruote (che rasenta i 29″ di diametro) rendono la bici particolarmente facile da controllare, e l’ampia superficie di appoggio sul terreno garantisce una stabilità estrema anche sui terreni più accidentati. Questo fa in modo che anche il più inesperto dei principianti possa sentirsi a proprio agio utilizzando le fattie.
Le fat bike possono essere anche un’ottima soluzione anche per i ciclisti più esperti alla ricerca di avventure estreme, tanto per escursioni di poche ore, quanto per viaggi lunghi e complessi in totale autonomia utilizzando la formula del bikepacking o anche quella classica con portapacchi anteriore e posteriore. Scendere di sella e spingere? Non è un opzione.