DIFFERENZA TRA PASTIGLIE ORGANICHE E SINTERIZZATE PER LE MOTO

DIFFERENZA TRA PASTIGLIE ORGANICHE E SINTERIZZATE PER LE MOTO

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ORGANICHE O SINTERIZZATE, COSA MONTO?

Pastiglie organiche: caratteristiche

Le pastiglie organiche per i freni di una moto hanno lo strato di materiale che va a contatto con il disco composto di materiale organico. Come tutte le pastiglie, una parte è costituita dai materiali leganti, quelli lubrificanti e infine gli abrasivi. Invece le fibre sono organiche. Ciò vuol dire che nella loro costruzione sono impiegati materiali quali la gomma naturale, il carbonio o il kevlar (nelle pastiglie di ultima generazione), e resine. Le pastiglie organiche sono studiate per avere una maggiore potenza frenante a freddo, perché la tenera composizione della pastiglia fa si che questa aderisca fin da subito perfettamente al disco. Anche se con l’aumentare delle temperature la pastiglia tende a perdere l’efficienza della frenata.

Pastiglie sinterizzate: caratteristiche

Le pastiglie sinterizzate per i freni di una moto invece hanno una composizione strutturale diversa. Al di là dei materiali utilizzati per la parte a contatto con le pinze, cambia quella a contatto con il disco. La pastiglia viene ottenuto per sinterizzazione (da qua il nome del tipo di pastiglia), ossia un processo che unisce diversi metalli fino a formare un blocco unico e compatto. Questo tipo di pastiglia è anche detto ‘semi-metallico’ perché ha una mescola quasi totalmente composta da metalli, e anche da alcune parti organiche. (Le pastiglie metalliche, invece, sono composte esclusivamente da metalli). Generano la massima efficienza di frenata solo una volta riscaldate.,

Differenza fra le pastiglie organiche e sinterizzate

La differenza principale sta, ovviamente, nella composizione. Quando vengono montate, ciò che cambia sono la potenza di frenata e l’usura del disco. Le pastiglie organiche sono fatte per aderire bene al disco ed offrono la massima potenza frenante a basse temperature. Tuttavia, se messe a contatto con dischi dalla forma non regolare, come per esempio, dischi non rotondi o con delle scanalature, queste si consumano molto in fretta. La loro composizione abbastanza morbida fanno si che il disco non si rovini facilmente. Quando si alza la temperatura perdono parte della loro efficienza di frenata. Le pastiglie sinterizzate invece sviluppano la massima potenza frenante alle alte temperature, mentre non sono il massimo a freddo. Per generare la massima potenza frenante il metallo presente nella pastiglia richiede di riscaldarsi e quindi dilatarsi per poter aderire bene al disco. Queste pastiglie sono fatte per essere montate anche su dischi dalla forma irregolare. Le scanalature sul disco servono a creare maggiore aderenza durante la frenata e quindi più forza di frenata. Su dischi regolari o che sono sempre a freddo (es: sui ciclomotori) i metalli presenti tendono solo a consumare più in fretta il disco.

Quando utilizzare le pastiglie organiche e quando le sinterizzate

Le pastiglie organiche vanno utilizzate sulle moto che raramente raggiungono alte temperature. Quindi su moto di piccola cilindrata, enduro, moto ‘da città’, scooter e così via. Tutte categorie che nell’uso quotidiano chiedono una frenata lenta che quindi rilascia gradualmente il calore e non consuma in fretta la pastiglia, e che alle basse velocità devono poter frenare con forza. Le pastiglie sinterizzate si montano su tutte le moto i cui dischi raggiungono spesso le alte temperature. Su moto stradali ma soprattutto sulle sportive (specialmente quelle per l’uso in pista). Su queste il riscaldamento dei dischi è veloce quindi devono frenare con forza anche ad altissime velocità.